Come saprete, in questi giorni in Parlamento è stato approvato il disegno di legge sugli ecoreati. Consiste nell’aver inserito all’interno del codice penale cinque reati: inquinamento, disastro ambientale, traffico di materiale radioattivo, omessa bonifica, impedimento del controllo.

È stato così raggiunto un obiettivo molto importante per la tutela ambientale che fino ad oggi era basata solo su principi e norme che, per la loro precarietà, lasciavano troppo spesso impuniti coloro che operavano il danno.

Parlare di interesse ambientale significa garantire un nostro diritto, uno dei principi della nostra costituzione: il diritto alla salute che va a congiungersi col diritto alla tutela del paesaggio. Parlare di ambiente ci interessa.

Ricordiamoci che l’uomo ha anche un dovere nei confronti del bene “ambiente”: rispettare ogni forma di vita nella sua grandezza e fragilità, ha il dovere di tutelare ogni habitat e preservarne la diversità non solo per interessi propri ma per garantire la sopravvivenza delle specie tutte e quindi anche della nostra.

Con questa legge è finalmente fatta giustizia e noi di Terra di Confine lo annunciamo con fierezza.

Possiamo considerarla anche nostra vittoria perché da sempre impegnati nell’opera di riqualificazione delle aree urbane e da sempre vicini a quelle associazioni quali Libera e Legambiente che hanno fatto grande pressione affinché il disegno di legge venisse approvato.

Resta ovviamente da fare molto altro ancora, come riuscire a portare nei quartieri più degradati e periferici l’obiettivo di questa legge. Ecco perché esistiamo e ci impegnamo a vigilare, denunciare e valorizzare la componente ambiente che ancora con molta difficoltà trova inserimento nei piccoli progetti delle pubbliche amministrazioni locali.

Ilenia little dreamer


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