COMUNICATO STAMPA:
Giovedì 25 Novembre 2010, alle ore 21.00, presso il Centro Asterix di San Giovanni a Teduccio (via Atripaldi 52), si terrà il focus “DONNE IN SCATOLA” organizzato dall’associazione giovanile TerradiConfine, in collaborazione con l’associazione Vodisca Teatro.
La serata vedrà la partecipazione di storiche personalità nell’ambito dell’associazionismo femminile ( Sportello Lilith – ass. Sott’e’ncoppa, ass. Le Kassandre e UDI Napoli), con l’obiettivo di discutere sull’immagine della donna nella televisione italiana moderna ed in che modo influenza la mentalità giovanile. Durante la serata ci sarà la proiezione di interviste a degli studenti della zona, lettura di poesie e racconti, e per concludere uno spettacolo teatrale dal titolo “Croci Rosa” di Vodisca Teatro.
Il titolo canzonatorio “Donne in Scatola” desidera lanciare un dibattito per smuovere lo spettatore, impreparato a mostrare dissenso ed eccessivamente disposto a concedere, nel suo ruolo già passivo, il suo continuo benestare.
La televisione italiana ci offre perlopiù un prototipo femminile: una donna messa a tacere dalla sua volontà, dai soldi, dai lifting che le raschiano la pelle, dall’incompetenza e dal “maschio”. Ma a cosa serve se ci sono donne pensanti e vestite che fanno ascolti, se il pubblico è maggiormente composto da donne, se l’immagine proposta è solo diseducativa?
Vorremmo che la schiera di donne (e di uomini) che si sentono talmente lontani da questo mondo artificiale da non volerne neppure parlare, possa ricominciare a mettere freno alla donna degli stacchetti, svuotata, calpestata e soggiogata dall’universo maschile, quel modello che ritiene prioritario imbellettarsi, spogliarsi e vendersi.
Come gioca il ruolo dell’uomo nel falsare l’immagine della donna? Forse, in maniera fin troppo evidente.
Le donne in televisione sono donne plastificate, carne da macello, soprammobili da tenere sopra i banconi e qualcuno, che ne fa pura imprenditoria, esibisce la distorta convinzione che la più spietata nudità possa avvalorare il loro ruolo.
Noi riteniamo sia un’impellenza affrontare questa pacchiana imposizione prima che l’allontanamento del mondo maschile e femminile venga incoraggiato da queste iniezioni quotidiane di disuguaglianza, prima che nuove generazioni premano ON sul telecomando.
Il titolo canzonatorio “Donne in Scatola” desidera lanciare un dibattito per smuovere lo spettatore, impreparato a mostrare dissenso ed eccessivamente disposto a concedere, nel suo ruolo già passivo, il suo continuo benestare.
La televisione italiana ci offre perlopiù un prototipo femminile: una donna messa a tacere dalla sua volontà, dai soldi, dai lifting che le raschiano la pelle, dall’incompetenza e dal “maschio”. Ma a cosa serve se ci sono donne pensanti e vestite che fanno ascolti, se il pubblico è maggiormente composto da donne, se l’immagine proposta è solo diseducativa?
Vorremmo che la schiera di donne (e di uomini) che si sentono talmente lontani da questo mondo artificiale da non volerne neppure parlare, possa ricominciare a mettere freno alla donna degli stacchetti, svuotata, calpestata e soggiogata dall’universo maschile, quel modello che ritiene prioritario imbellettarsi, spogliarsi e vendersi.
Come gioca il ruolo dell’uomo nel falsare l’immagine della donna? Forse, in maniera fin troppo evidente.
Le donne in televisione sono donne plastificate, carne da macello, soprammobili da tenere sopra i banconi e qualcuno, che ne fa pura imprenditoria, esibisce la distorta convinzione che la più spietata nudità possa avvalorare il loro ruolo.
Noi riteniamo sia un’impellenza affrontare questa pacchiana imposizione prima che l’allontanamento del mondo maschile e femminile venga incoraggiato da queste iniezioni quotidiane di disuguaglianza, prima che nuove generazioni premano ON sul telecomando.
L’evento è inserito nell’ampio contesto del festival del digiuno televisivo: SPEGNILA!
Dal 24 al 28 novembre 2010, si terrà Spegnila! Il festival del digiuno televisivo, organizzato dall’associazione giovanile “TerradiConfine”, la compagnia teatrale Vodisca Teatro e con la collaborazione della casa editrice Marotta&Cafiero.
Contrari alla funzione accentratrice della televisione che monopolizza – a corso unidirezionale – le nostre vite, vogliamo riproporre una controparte di libri, documentari, film, spettacoli teatrali e musica.
Ci riprendiamo la parola, la visibilità diretta, la vivibilità degli spazi e alteriamo, con le nostre forze e la nostra creatività, una produzione culturale soffocata dai tagli, dal privilegio, dall’elitarismo o peggio, dal completo annientamento.
Il circuito in cui immettiamo solo uno sguardo velato è spezzato: il nostro digiuno non è indirizzato all’impoverimento, all’astensione, al rifiuto ma avanza e reclama l’alternativa, una nuova autonomia, il miglioramento, la condizione sovversiva di chi desidera innalzare la qualità a cui ci hanno abituati e asserviti.
Aderendo all’iniziativa date il vostro supporto ad un intero ingranaggio: ci liberiamo dal disegno di sordido distacco in cui c’hanno fatto sprofondare e riconquistiamo il contatto con il vicino di poltrona, con l’uditorio intero, con l’ente operativo, con l’editoria indipendente e soprattutto con il mondo giovanile che è stato lasciato – per troppo tempo – marcire all’idea di inabilità partecipativa perché quello che succede in quella scatola succede e basta.
E’ il riscatto dello spettatore alienato, è la riappropriazione di un rettangolo che si è fatto grande e ci ha svaligiato perfino il cervello: a muovere questo meccanismo, a rifoccilare la cultura siamo tutti noi.
Ci riprendiamo la parola, la visibilità diretta, la vivibilità degli spazi e alteriamo, con le nostre forze e la nostra creatività, una produzione culturale soffocata dai tagli, dal privilegio, dall’elitarismo o peggio, dal completo annientamento.
Il circuito in cui immettiamo solo uno sguardo velato è spezzato: il nostro digiuno non è indirizzato all’impoverimento, all’astensione, al rifiuto ma avanza e reclama l’alternativa, una nuova autonomia, il miglioramento, la condizione sovversiva di chi desidera innalzare la qualità a cui ci hanno abituati e asserviti.
Aderendo all’iniziativa date il vostro supporto ad un intero ingranaggio: ci liberiamo dal disegno di sordido distacco in cui c’hanno fatto sprofondare e riconquistiamo il contatto con il vicino di poltrona, con l’uditorio intero, con l’ente operativo, con l’editoria indipendente e soprattutto con il mondo giovanile che è stato lasciato – per troppo tempo – marcire all’idea di inabilità partecipativa perché quello che succede in quella scatola succede e basta.
E’ il riscatto dello spettatore alienato, è la riappropriazione di un rettangolo che si è fatto grande e ci ha svaligiato perfino il cervello: a muovere questo meccanismo, a rifoccilare la cultura siamo tutti noi.
ECCO IL CALENDARIO COMPLETO:
Mercoledì, 24 Novembre
18:00
Giovedì, 25 Novembre
21:00 DONNE IN SCATOLA
Venerdì, 26 Novembre
21:00
Sabato, 27 Novembre
21:00
Domenica, 28 Novembre
18:00
21:00
Con preghiera di pubblicazione, disponibili ad interviste, chiarimenti e con la speranza di vedervi anche presenti agli eventi.
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Vincenzo De Luca Bossa,
Vincenzo De Luca Bossa,
presidente ass.ne TerradiConfine
vincentvd92@gmail.com
3397660993