{jcomments on}Dopo aver visto delle lottatrici, vere bandite del calcio, lottare a suon di calci e pallonate, tra spintoni, cadute, pali in faccia, dopo aver sopportato il tifo di bavosi e ingrifati casi umani, bambini spruzza-acqua, addirittura dopo aver sopportato uno sforzo fisico per più di 5 minuti C-O-N-S-E-C-U-T-I-V-I, posso dire che meritate davvero dei ringraziamenti, ed in più, voglio divertirmi a dare dei voti alle prestazioni:
A munnezz ‘ra gent:
Ylenia Petrone: voto 8. Buon portiere, si impegna poco grazie alla buona difesa che si ritrova, ma regge il gioco. Ai rigori fa il possibile, non getta mai la spugna.
Marzia Caliendo: voto 9. Un treno avrebbe paura di scontrarsi con lei. Quando inizia a correre non sa come fermarsi, a volte prova a sfogare tutto tirando, altre travolgendo magre rivali: implacabile lottatrice.
Clarita Caliendo: voto 8,5. Corre e tira sempre, ci prova in ogni occasione, non si arrende neanche con le pallonate nelle parti “intime”, l’obiettivo è il goal e la vittoria, e l’unica cosa che l’ha placata è stato il bimbo-portiere-prodigio.
Annalisa Rumolo: voto 8. Ottimo difensore, dimostra di saper usare la testa in più occasioni, con l’altezza e la forza sovrasta tutte le altre giocatrici, recupera palla ed innesta l’azione più volte.
Gabriella Incarnato: voto 7,5. In modo crudele (o involontario?) cerca di sterminare la squadra avversaria con pallonate dritte in faccia. Lotta e punta alla porta. Un gladiatore un po’ goffo.
Waka Waka:
Mattia : voto 9. Non andrebbe contato nel giro, portiere preso in extremis per completare una squadra fatta in fretta e furia, ma si conferma il valore aggiunto. Bimbo prodigio, para dei tiri altrimenti goal certi.
Alessia: voto 7. Forse troppo violenta, spazza via gli avversari con determinazione, è il mastino della situazione, utile a gettare scompiglio nella mischia.
Emilia Sacco: voto 6,5. Inesperta e fuori tempo, ma sorprende la sua volontà di dare il massimo, di non mollare la presa. A volte dimentica di giocare a calcio e prova ad usare la mani, precursore del futuro torneo di pallavolo?
Anna Elisabetta Riccardi: voto 8,5. Regista della squadra, dopo un primo momento di confusione con le battute laterali si conferma aggressiva e spietata, ma gestisce l’azione in ottimo modo.
Giovanna Volpe: voto 9,5. Capocannoniere del torneo, saetta quando corre, cannone quando tira, la versione al femminile di Pippo Inzaghi. Non contenta dell’ottima prestazione da attaccante si impegna come portiere nei rigori, parando perfino quello decisivo, esattamente nel set.
A ‘nzalat ‘e chiavc:
Maria Iorio : voto 9. Portiere formidabile, dopo aver capito quale fosse la porta, ha addirittura imparato le regole del calcio, si è allenata con dei baby giocatori e si è confermata il portiere più grintoso dei Giochi senza Confine!
Stefania Tarantino: voto 7. Grinta e forza di volontà hanno caratterizzato una tutto fare, tra difesa e centrocampo, stopper di qualità. L’unico peccato è che stenta ad aggredire la porta avversaria.
Sabrina De Simone: voto 6,5. Timorosa in qualche occasione, per essere un esordio è stato di livello, dimostra voglia di non far passare neanche una palla nelle retrovie, ma non sempre ci riesce.
Teresa Borrelli: voto 6,5. Aggressiva al punto giusto, subisce colpi da ogni parte, e ciò la destabilizza. Dopo la pallonata in faccia e l’autoscontro frontale con Marzia esce visibilmente provata. In condizioni ottimali un mastino.
Paola Zabberoni: voto 7,5. Grintosa ed aggressiva, punta alle caviglie ed alla palla, indiscriminatamente. Nonostante la botta in fronte continua a correre, tentando in tutti i modi di perforare la difesa e la porta avversaria. Si conferma la giocatrice più bassa ed aggressiva del torneo.
In più, mi andava di spendere due paroline sulle mie impressioni dopo l’ennesimo torneo.
Sono ormai legato in modo affettivo alla struttura dei “3 campetti”, è il centro che ho sempre sognato di avere vicino casa, un luogo dove ho sempre sognato di trascorrere del tempo, tra il verde ed il gioco.
Da bambino (ma anche adesso :P) sarei stato davvero felice di poter giocare in libertà, con tanti ragazzi e soprattutto con la sicurezza che non comandano le regole della strada, del più forte, ma della solidarietà e del gioco.
Quello che stiamo facendo è qualcosa di eccezionale, senza precedenti: giovani che si riprendono i propri spazi, che cercano di cambiare l’ambiente cambiando anzitutto se stessi.
Ma chi sono questi giovani? Non siamo solo noi che organizziamo l’evento, che sgobbiamo e regaliamo il nostro tempo alle varie organizzazioni, ma i giovani che rappresentano il cambiamento siete VOI che partecipate e date un senso ai nostri sforzi.
È triste pensarlo ma esiste una schiera di ragazzi ormai persi, caratterizzati dall’arroganza, la disonestà, dai modi rozzi e soprattutto dal culto dell’egoismo, senza un briciolo di amore in cuore. Sono vittime di qualcosa che li ha distrutti. E sono loro che oggi comandano Ponticelli, che la distruggono, vandalizzano, terrorizzano.
Poi ci sono loro, quei ragazzi educati, solidali, semplicemente onesti, che hanno capito cosa significa essere UNITI. Questa è la vera riscoperta del valore dell’amicizia, della fratellanza (sembrano quasi parole vecchie e noiose, ma io in questi giorni ho capito quanto sono luminose e rassicuranti). E sono questi ragazzi, siamo NOI, che dobbiamo unirci una volta per tutte e RIPRENDERCI I NOSTRI SPAZI, I NOSTRI PAESI, I NOSTRI IDEALI, dobbiamo comandare noi, dobbiamo dettare noi la legge, che non sarà mai quella di sottomettere il più debole, ma sarà quella del RISPETTO e della collaborazione.
NOI, uniti, possiamo fare quello che nessuno ha fatto mai, possiamo essere L’INVERSIONE DI TENDENZA e finalmente vivere in un quartiere in cui saremo liberi e contenti, tutti.
Come un virus ci espanderemo, infetteremo tutti, perché se non si vive insieme, oggi, si muore soli.