Riporto per i lettori sconfinati il comunicato del movimento Tiè – Terra In Espansione, un’interessante realtà giovanile che si sta sviluppando a Napoli e che lunedì ha lasciato la prima impronta in città…
Lunedì 24 notte a Piazza San Domenico Maggiore è stato portato a termine il primo “attacco di Guerrilla Gardening”. Un folto gruppo di cittadini e alcuni attivisti del Partito Umanista Internazionale di Napoli e del Movimento Onda Anomala, muniti di attrezzi da giardinaggio, fiori, piante e terriccio hanno fatto rivivere l’anima verde di una delle piazze più importanti del centro antico di Napoli. Per tutta la notte hanno riqualificato le fioriere – spoglie, abbandonate e utilizzate da incauti cittadini come pattumiera – che circondano quest’agorà della città partenopea ripulendo, zappando, piantando e annaffiando. La piazza, luogo di cultura, arte e turismo, spazio di incontro e confronto per gli stessi abitanti della zona e per i tanti studenti delle università napoletane ritrova finalmente dignità!
Questa azione rientra nel progetto Tiè – Terra In Espansione ed è solo il primo di numerosi gesti che si metteranno in atto per donare un nuovo volto alla città. Per troppo tempo abbiamo vissuto nella cultura della delega, lasciando che la gestione degli spazi comuni, vitali e necessari alla crescita e all’evoluzione sociale e personale dell’essere umano, fossero mal gestiti dalle istituzioni preposte e deturpati dalla mancanza di una sensibilità al pensiero collettivo da parte della popolazione. E per tutto questo siamo fermamente convinti che, proprio a partire da piccoli gesti – come quello della Guerrilla Gardening – si possa mettere in pratica un’alternativa concreta.
Il senso di questa azione quindi è sia quello di riqualificare e rivalutare lo spazio urbano con il quale interagiamo quotidianamente, sia di stimolare i cittadini alla partecipazione, al mantenimento e alla cura di quelle stesse aree. Inoltre attraverso tale progetto vogliamo provocare interesse verso la grave situazione ambientale e sanitaria in cui da anni si ritrova la nostra regione causata da numerosi e svariati motivi. Vorremmo sottolineare che a peggiorare questo drammatico scenario si aggiungono non solo le false soluzioni proposte in anni di pseudo-emergenza, ma soprattutto l’assenza totale di politiche di bonifica e riqualificazione del territorio. Siamo convinti che in questo contesto un reale e possibile cambiamento debba partire dal costante impegno di chi vive questa terra.
In definitiva il nostro progetto mira ad aggiungere un piccolo tassello alla costruzione di una risposta concreta all’esigenza di impiantare, coltivare, innaffiare quella cultura di Democrazia Partecipata che ci piacerebbe veder nascere e fiorire nel nostro Paese.
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