Perché una marcia per la legalità qui a Ponticelli?
L’11 Novembre dell’89, era tardo pomeriggio, Corso Ponticelli, arteria principale dell’omonimo quartiere della periferia est di Napoli. Alcuni uomini coperti da passamontagna, con mitra alla mano, fanno fuoco.
Il giornale il mattino seguente titolava 7 morti 4 dei quali innocenti.
Vittime innocenti di camorra,un sacrificio umano oggi dimenticato.
A 22 Anni di distanza possiamo amaramente affermare che il nostro quartiere e le persone che lo vivono hanno subito negli anni continue violenze e soprusi: il racket che affligge attività commerciali, strade deserte nelle ore serali, piazze di spaccio, degrado urbano e culturale.
Cosa si può fare?
In unione con l’azione che continuamente le forze dell’ordine svolgono, la società civile, le realtà associative e principalmente i giovani devono dare un segno forte.Hanno il dovere di creare un’alternativa, una mentalità diversa, giorno dopo giorno, attraverso l’istruzione, la cultura, l’espressione artistica, la lotta per i propri diritti, su questo territorio.
Dobbiamo gridare forte che il quartiere è nostro, occupare le strade e passare dove lì loro traggono profitti illegali dallo spaccio di droga significa dire “QUI NOI NON VI VOGLIAMO”.
La data -l’11 novembre- è evocativa perché da un atto di violenza e di morte nasca una speranza, dalla memoria e dalla testimonianza possono nascere fiori di legalità.
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L’ass.TerradiConfine in collaborazione con il Coordinamento Provinciale di Libera Napoli ed il Patrocinio Morale del Comune di Napoli, propone a scuole, realtà associative e società civile tutta di marciare insieme e portare la nostra testimonianza.
Sarà presente un palco alla fine del corteo in cui studenti, testimoni, vittime di mafia, racconteranno ciò che è la mafia, quanto ci fa male e come combatterla ogni giorno.
ADUNANZA ORE 09,30 VIALE MARGHERITA AD ANGOLO CON VIA ARGINE
il corteo si snoderà per le strade del quartiere