Oggi sono passato al laboratorio di progettazione partecipata che stiamo portando avanti al Lotto G insieme alle associazioni SVT , N:EA, Terra Mia, Maestri di Strada, la coop. Sepofà e tanti singoli giovani e grandi del territorio.
D. , ragazzo del lab TerraTerra di MdS, mi saluta e mi chiede se mi ricordassi di lui. D partecipava al doposcuola di TerradiConfine di cinque anni fa.
Ho provato un sentimento strano, un misto tra un grande senso di colpa e una grande gioia nel vederlo lì e nello scoprire che in questi anni persone sicuramente più in gamba di noi a D. hanno dedicato il loro tempo e le loro forze.
Non l’ho riconosciuto, lo ammetto, ma in lui ho rivisti tutti, ho rivisto tutti quei giovani uomini e donne che vivevano la nostra piccola sede di via Fratelli Lumiere.
Volevo giustificarmi, avrei voluto fargli toccare i calli sotto le dita dei piedi, avrei voluto spiegargli tanti perché, avrei voluto aprirgli letteralmente il mio cuore sempre iperaccellerato per fargli sentire la rabbia, la delusione, gli errori e la gioia di questi anni. Avrei voluto portargli una prova tangibile che ho dedicato lune su lune della mia vita da quando chiudemmo quelle porte a lui, a Giovanni , Vincenzo, Francesca, Valentina, Salvatore, Roger e tutti i ragazzi di cui la mia memoria non ha avuto la forza di trattenerne nitido il ricordo.
Non so bene cosa ho farfugliato, ma credo che il senso più o meno era questo: Abbiamo chiuso perché speravamo di aprire qui al Lotto G, ma ci abbiamo messo tanto tempo, scusa davvero
Da venerdì ad adesso ci sono state tante emozioni, persone reincontrate, persone che non se ne sono mai andate, ricordi, piccoli segni che non sto qui a raccontarvi. A parole non ci riuscirei.
Ma a quanto pare possiamo dire che: “Siamo in ritardo ma siamo ancora in tempo!”
Chiudo queste righe che chissà se qualcuno mai leggerà con le parole usate da Enzo ieri sera, ieri abbiamo festeggiato 12 anni, mica pochi!
12 anni lasciano sempre il segno.
A volte lasciano un ricordo in chi ha vissuto un istante con noi.
A volte lasciano un seme buono in questa terra.
A volte lasciano delle cicatrici, o, più semplicemente, una stempiatura come la nostra.
Pasquale Leone
ass. TerradiConfine