La mattinata è cominciata con un’iniziativa simbolica ma potente: la pulizia del campetto sportivo dedicato a Ciro, situato nel cuore del rione, nei pressi della chiesa di San Francesco e Santa Chiara.
I cittadini, i volontari e gli attivisti si sono messi all’opera per restituire decoro a uno spazio fondamentale per i giovani del quartiere. Un gesto semplice, ma carico di significato: prendersi cura dei luoghi comuni è anche prendersi cura della memoria collettiva.
A seguire, la manifestazione si è spostata al Centro Polifunzionale “Ciro Colonna” di via Curzio Malaparte. Qui si è svolta una vera e propria festa della cittadinanza attiva:
I ragazzi del progetto “Canta, Suona e Cammina” della parrocchia di San Giovanni hanno animato il cortile con musica e performance;
Diversi laboratori hanno coinvolto grandi e piccoli: dalla serigrafia creativa alla danza urbana, passando per installazioni artistiche curate dall’associazione NEA e dal progetto ReMida;
I partecipanti hanno potuto scoprire gli spazi educativi e sociali del centro, oggi punto di riferimento per centinaia di famiglie della zona.
Nel corso della mattinata è stata scoperta una targa in memoria di Ciro, donata da Libera e Fondazione Pol.i.s., creata all’interno di un laboratorio con adolescenti coinvolti in percorsi educativi. È seguito un pranzo collettivo, offerto dal progetto di cucina sociale CuciNapoliEst, e un momento di condivisione con la famiglia Colonna, che ha ribadito con forza il desiderio che il sacrificio del figlio non venga dimenticato, ma trasformato in energia positiva per il riscatto del territorio.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerose realtà del territorio: Terra di Confine, Libera Ponticelli, Maestri di Strada, NEA Napoli Europa Africa, educatori, operatori sociali e famiglie che quotidianamente lavorano per offrire ai ragazzi della periferia strumenti alternativi alla violenza. È emerso con chiarezza un messaggio: l’educazione, la cultura e la solidarietà sono le armi più potenti per sconfiggere l’ombra della camorra.
Il 7 giugno 2025 a Ponticelli è stato molto più di un anniversario.
È stato un segnale forte, chiaro, lanciato da una comunità che crede nella possibilità di trasformare il dolore in speranza, l’ingiustizia in partecipazione.
La memoria di Ciro Colonna continua a vivere ogni giorno nelle azioni concrete di chi ha deciso di restare e costruire un quartiere diverso, dal basso, con amore e coraggio.